Mostro di Firenze, la svolta shock: nuove prove riaprono il caso
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Mostro di Firenze, la svolta shock: nuove prove riaprono il caso

cadavere coperto in obitorio

Nuove scoperte entomologiche riaprono il caso del mostro di Firenze: le larve aprono la strada alla revisione del processo.

Il caso del mostro di Firenze, uno dei misteri più inquietanti della cronaca italiana, torna sotto i riflettori con una nuova svolta scientifica che potrebbe riscrivere la storia processuale.

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Recenti esperimenti entomologici condotti sulla scena del delitto del 1985, rimettono in discussione le dichiarazioni di Giancarlo Lotti, uno dei principali testimoni del processo.

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Mostro di Firenze: le rivelazioni dei nuovi “esperimenti”

Il fulcro della nuova indagine è rappresentato da un esperimento giudiziale condotto da due esperti di entomologia forense.

Nella stessa radura di Scopeti, dove nel 1985 furono ritrovati i cadaveri dei due turisti francesi, gli scienziati hanno ricreato una simulazione.

Per farlo, hanno posizionato all’interno di una tenda simile a quella delle vittime, della carne. Poi hanno osservato con precisione cronometrica lo sviluppo delle larve e delle mosche.

I risultati dell’esperimento sono chiari: la fauna cadaverica osservata durante la simulazione suggerisce che l’omicidio sia avvenuto prima di quanto affermato da Lotti.

I risultati sono incoraggianti nello smentire in maniera categorica le dichiarazioni del teste oculare,” ha dichiarato Fabiola Giusti.

Confermando che la decomposizione osservata sulle vittime non corrisponderebbe a quella che ci si aspetterebbe se gli omicidi fossero avvenuti nella notte tra domenica e lunedì. Come è stato dichiarato dal “compagno di merende“.

Verso una revisione del processo

Le nuove scoperte scientifiche, unite a una serie di dubbi già sollevati in passato, aprono la possibilità di una revisione del processo che vide la condanna di Mario Vanni, il postino di San Casciano.

L’uomo è stato accusato di complicità nei delitti del Mostro di Firenze. Gli avvocati sono pronti a presentare una richiesta ufficiale di revisione al tribunale di Genova entro la fine dell’anno.

Noi non cerchiamo l’assassino,” ha spiegato l’avvocato a La Nazione, “ma ci sono processi che in un momento storico sono stati condizionati e che adesso meritano di essere rivisti.”

Tra gli altri punti su cui si baserà la richiesta di revisione, vi è anche l’analisi della tenda delle vittime. Secondo la difesa, lo strappo trovato sul telo potrebbe non essere stato causato da una lama, come invece sostenuto da Lotti.

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ultimo aggiornamento: 27 Settembre 2024 11:08

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